Bonus sicurezza

Bonus sicurezza

Il Bonus Sicurezza è una detrazione fiscale del 50% sull’IRPEF, destinata ad abbattere i costi dedicati a potenziare la sicurezza delle abitazioni.

C’è tempo fino al prossimo 31 dicembre per fare domanda e la procedura per richiedere il Bonus Sicurezza è immediata e alla portata di tutti. Per usufruire dello sgravio fiscale, infatti, è sufficiente presentare la dichiarazione dei redditi documentando accuratamente le spese sostenute, indipendente da altri interventi effettuati sull’immobile.

Una volta concessa, la detrazione sarà distribuita in 10 rate annuali di pari importo.

Ma quali sono gli interventi che il Bonus Sicurezza reputa ammissibili? Scopriamolo insieme.

Quali interventi possono essere finanziati con il Bonus Sicurezza?

Il Bonus Sicurezza, con la sua detrazione fiscale del 50%, può essere utilizzato per finanziare interventi quali:

  • Rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate o recinzioni murarie.
  • Posa di grate alle finestre o sostituzione di grate preesistenti.
  • Porte blindate o serramenti rinforzati.
  • Posa o sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci di sicurezza e/o spioncini.
  • Acquisto e posa di rilevatori di apertura ed effrazione sui serramenti.
  • Installazione di saracinesche.
  • Posa di tapparelle metalliche con bloccaggi.
  • Acquisto e posa di vetri antisfondamento.
  • Scelta e installazione di casseforti a muro.
  • Installazione di fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati.
  • Posizionamento di apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline.

Cosa non rientra nel bonus?

Sebbene copra molteplici opportunità, il bonus del 50% per la sicurezza non può essere utilizzato per coprire i costi legati a eventuali contratti stipulati con istituti di sorveglianza.